▷ plutone » il dio romano degli inferi
Plutone era uno degli dei romani più importanti nella mitologia romana, figlio di Saturno , dio dell’agricoltura e di Ops, divinità della fertilità, fratello di Giove e Nettuno , oltre a governare il mondo sotterraneo e le anime che vi giungevano. era anche il dio della terra e dei raccolti e dei minerali che da essa scaturivano.
Plutone
Questa divinità era scura, cupa e di aspetto rozzo, portava una barba molto folta, portava uno scettro nero e un elmo fatto di pelle di animale, che il Ciclope gli aveva donato affinché potesse rendersi invisibile. Viveva nel Tartaro, situato in un luogo conosciuto come la prigione dei dannati, vale a dire dove i criminali più terribili finivano per subire i peggiori tormenti.
Sul suo trono era accompagnato da quattro cavalli neri e dal temibile cane Cerbero, che era il cane da guardia a tre teste, lì aspettava che le anime trasportate dal barcaiolo attraverso i laghi degli inferi fossero giudicate severamente.
Il dio degli inferi si innamora di Proserpina, figlia di Cerere, sorella di Plutone , la porta nella sua stanza provocando grande dolore alla sorella, nonostante lei, il dio dei morti finisce per sposare Proserpina.
Cerere si rivolse a suo padre Saturno per intercedere presso il dio dei morti affinché restituisse sua figlia, così grande era il risentimento della divinità della fertilità che si dimenticò di danneggiare la terra e i raccolti, provocando una grande carestia tra i mortali.
Per questo motivo Saturno non ebbe altra scelta che intercedere, Plutone non voleva rinunciare al suo amore, perciò gli diede dei semi velenosi, affinché non uscisse dal suo recinto, dando così la possibilità di condividere la compagnia della dama. Perché 6 mesi è stata accompagnata dalla madre, nel momento in cui è nata e fiorita, il verano e la primavera, e gli altri 6 mesi con il suo amore, durante l’anno e l’inverno quando la naturalezza tende ad essere secca, originando las le stagioni.