▷ kojiki » il primo libro scritto in giapponese

Kojiki è forse una delle opere letterarie del Giappone più importanti fino ad oggi, questo libro è senza dubbio quello che meglio descrive la cultura, i costumi, la mitologia e la storia dell’antico Giappone tradizionale.

Oltre a questo, il Kojiki fu il primo libro scritto in giapponese, anche se nell’opera si possono trovare frammenti scritti in caratteri cinesi che lo scrittore tradurrà in giapponese, sono presenti anche parole cinesi scritte foneticamente, tutto questo perché all’epoca il giapponese la scrittura era in pieno svolgimento.

Kojiki felice

Il libro è composto da tre parti che sono: Kamitsumaki o primo volume, Nakatsumaki o volume medio e Shimotsumaki o secondo volume.

  • Nel Kamitsumaki o primo volume narra il mito della creazione dell’arcipelago giapponese; si concentra sulla storia degli dei originali che crearono il Giappone (Izanami e Izanagi), così come sulla storia degli dei che nacquero originariamente.

Fondamentalmente, questa parte dell’opera contiene solo mitologia.

  • Il Nakatsumaki , o volume medio, racconta l’inizio dell’Era degli Eroi e la storia giapponese dall’imperatore Jimmu che conquistò l’intero paese e gettò le basi della monarchia, fino al quindicesimo imperatore Ojin.

Il libro qui inizia ad allontanarsi dalla mitologia giapponese e ricade nella storia e nella genealogia degli imperatori.

  • Lo Shimotsumaki , o secondo volume, è basato interamente sulla storia del Giappone dal suo sedicesimo imperatore al suo trentatreesimo imperatore.

L’intero secondo volume si allontana completamente dalla mitologia giapponese e riflette solo la storia, quindi serve solo come riferimento genealogico.

Il Kojiki, più di un libro di storia o di mitologia

A prima vista, questo libro sembra solo un libro di storia, tuttavia la sua creazione ha connotazioni politiche piuttosto rilevanti e importanti dal punto di vista storico del Giappone.

Fu nel III secolo che l’imperatore Tenmu (che si dice avesse usurpato la posizione di suo nipote) tentò di consolidare lo stato giapponese a suo favore e di legittimare la sua ascesa al potere attraverso l’alleanza di clan provenienti da tutto il Giappone, ovviamente guidata dal clan Yamato. a cui apparteneva

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