▷ inugami » dio con le sembianze di un cane dei giapponesi
Una cultura ricca di leggende e spiriti è quella giapponese dove esistono testi antichi che raccontano come si è formato il mondo e il suo complesso sistema di credenze, in questo caso viene menzionato Inugami, uno degli dei giapponesi .
inugami
Tuttavia, va notato che si tratta di creature appartenenti alla mitologia giapponese, che sono spiriti con le sembianze di cani, dal canto loro, sono classificati come divinità giapponesi , del tipo Yokai (creatura con parte umana, parte animale).
Il loro potere è tale che tendono ad agire con arroganza di fronte ai mortali; si dice anche che, per creare un Inugami , un cane debba essere sepolto fino al collo e servito il cibo in un luogo che non può raggiungere. .
Oltre a questo, la persona (il padrone) deve dire al cane che la sofferenza che lui (il cane) subisce è inferiore a quella del suo padrone, successivamente, dopo la morte del cane, gli viene tagliata la testa, cosa che di fatto un Inugami a cui vengono fatte offerte di cibo.
A loro volta, si dice che siano spiriti che attirano successo e fortuna ai loro padroni sotto vari aspetti tranne l’amore; le persone che utilizzano questo processo di stregoneria sono chiamate “ Inugami- mochi ”.
Versioni sull’origine degli Inugami
La leggenda più famosa narra che una vecchia, in cerca di vendetta nei confronti del suo nemico, seppellì il suo amato cane lasciandogli la testa fuori e tagliandola con una sega di bambù, dicendo:
“Se hai un’anima, fai la mia volontà e ti adorerò come un dio.”
L’ Inugami si vendicò, ma fu ripagato con la dolorosa morte della sua amante.
Una versione dice che lo spirito del cane cerca di ritornare nel suo corpo ma, vedendolo marcio, si impossessa del corpo del suo padrone, dandogli comportamenti simili a quelli di un cane.
In altre storie, l’ Inugami diventa un kitsune, generando buona fortuna ma agendo indipendentemente dai desideri del suo padrone.
In conclusione, questa credenza si è diffusa in tutto il Giappone e si è mantenuta nel tempo, tanto che oggi, prima dei matrimoni, si controllano gli alberi genealogici per verificare che non siano collegati ad alcun Inungami – mochi.