Hathor
Hathor è una dea molto popolare tra il popolo egiziano, secondo la mitologia è una delle divinità egizie più venerate, appare come la figlia del sole meglio conosciuta come il dio Ra , è considerata anche la dea dell’amore, della gioia, danza e arti musicali.
Hathor
La mitologia sottolinea che Hathor e Ra ebbero origine nello stesso tempo, solo che questa divinità era la personificazione del paradiso.
In una regione della Grecia chiamata Tebe la avevano come dea della regione della morte perché per loro aveva il compito di portare cibo e bevande alle anime che partivano per il mondo dei morti.
Era responsabile di accogliere i morti quando entravano nell’aldilà, questa convinzione assicurava ai suoi seguaci che se l’avessero usata correttamente, sarebbero stati ascoltati e la dea stessa li avrebbe trasferiti nel luogo dei morti, per altri era la mucca che allattava gli esseri viventi con il suo latte sacro o la feroce leonessa che viveva nel deserto.
Iconografia
È raffigurata nella sua forma più elementare come la dea mucca che sorreggeva il cielo con le sue gambe mentre Horus sotto forma di falco entrava attraverso la sua bocca ogni notte per rinascere al mattino.
Anche nella sua forma animale può essere vista come una gatta imparentata con Sekhmet e quando si arrabbia si trasforma in una leonessa.
In altre immagini viene osservata come la dea femminile con orecchie di vacca o teste con corna liriformi e disco solare. Come la mucca che ha dato vita al mondo e a tutto ciò che contiene, compresi i morti.
Culto
Nell’antichità esisteva un rituale basato sulla celebrazione del matrimonio tra Horus e Hathor , questa celebrazione era chiamata “Il Bellissimo Incontro”, che consisteva nel lasciare Horus dai santuari di Dendera e navigare verso il tempio di Edfu accompagnato da varie celebrazioni, quando Horus arrivò a Edfu, trascorsero la notte insieme, tornarono ai rispettivi templi, si dice che da questo matrimonio nacquero Harsomtus di Edfu e Ihy di Dendera.
Questa celebrazione avveniva nel nuovo anno alla vigilia del primo mese di Thoth e coincideva anche con il ritorno del diluvio, simbolo di fertilità.