▷ dea ganga » personificazione del gange nella mitologia indù
Secondo l’Induismo, il Gange, uno di quelli che considerano un fiume sacro, è personificato dalla dea Maa Ganga “madre Gange” conosciuta anche come Ganga Devi “dea Gange”, che secondo un’antica leggenda era la suocera del dio della guerra Kartikeia.
Affare
Corrisponde alla parola sanscrita “gáṅgā”, che significa “va, va” ovvero si muove velocemente.
Origine
Una versione della mitologia afferma che fu il dio Brahmá a creare il Gange. Questo si è formato dal sudore raccolto dai piedi del dio Vishnu .
Un’altra versione racconta che il re Sagar aveva 60.000 figli e un giorno mentre stava eseguendo un rituale, il dio Indra gli rubò il cavallo, così il re ordinò a tutti i suoi figli di andare a cercarlo. La ricerca termina negli inferi, dove lo trovano accanto a un saggio pentito che, quando aprì gli occhi, vide i figli di Sagar e diede loro fuoco.
Le anime di questi bambini vagavano come fantasmi.
Un discendente del re Sagar chiede al dio Brahmá di permettere alla dea Ganga di discendere affinché con le sue acque purificatrici possa toccare le ceneri dei figli di Sagar ed essi possano ascendere al cielo.
Un’altra leggenda racconta che il Gange, le cui acque attraversavano il cielo, scese sulla terra per calmare la siccità che l’India conobbe dopo essere stata privata dell’acqua.
La siccità arriva perché il grande saggio Agastya, per proteggerli dai demoni che li tormentavano, decise di bere l’intero oceano e porre così fine a questi demoni.
Con la discesa del Gange, oltre ad alleviare la siccità, tutti i suoi abitanti furono mondati dai loro peccati.
Versioni diverse dello stesso obiettivo
Sebbene esistano diverse versioni di come la dea Ganga discese sulla terra per formare il Gange.
Lo scopo di questa divinità è purificare le anime, motivo per cui per la cultura indù è riconosciuta per le sue acque purificatrici come le acque della morte e della vita.
Regalo
Anche se appartiene alla mitologia indù , esiste un rituale che viene eseguito ogni tre anni.
In questo rituale, milioni di indù si riuniscono nel più grande atto religioso del mondo sulle rive del Gange.
Festival che rappresenta uno dei più grandi pellegrinaggi del mondo, dove i suoi partecipanti sperano che tutti i loro peccati vengano mondati dall’immersione nel fiume.